Tango - Blog di Milonguita

Ho trovato un blog, La Vita è un Tango, in cui sono riuniti concetti ed esercizi sul Tango a mio parere utili. Temendo, come spesso succede in rete, che prima o poi il sito sparisca, e visto che ne è autorizzata la ripubblicazione dall'autrice, ne salvo a seguire i contenuti.

Quanto segue sono estratti non modificati dal sito http://milonguita.iobloggo.com di cui l'autrice, Milonguita, ha concesso la ripubblicazione sotto licenza CC Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia.

Leggendo le statistiche degli accessi a questo blog ho trovato che spesso chi arriva da queste parti sta cercando come imparare a ballare il tango argentino online.

Il dubbio più diffuso tra chi vorrebbe imparare il tango argentino è proprio quello che possa essere un ballo troppo difficile. Magari è per questo che c'è chi cerca delle lezioni online: per scoprire quanto difficile possa essere in realtà ed arrivare già preparato ad un corso. O forse per supplire a delle necessità sorte durante un corso regolare.

Come per ogni tipo di ballo, imparare da soli è difficile, ma non impossibile. Considerate, però che l'aiuto di un maestro rende l'apprendimento più facile e veloce, evita che si imbocchino dei percorsi che non portano da nessuna parte e soprattutto rende l'apprendimento del ballo un'esperienza divertente e sicura. Sempre che si scelga un maestro qualificato. Ballare è e deve essere un'esperienza divertente, non una corsa ad ostacoli in cui chi sopravvive vince. Voleos, volcadas e ganchos non si apprendono al prezzo di fastidiosi strappi muscolari, ma attraverso un percorso che tenga conto della preparazione e delle capacità degli allievi: ci si arriva per gradi, avendo in mente dove si vuole arrivare ed in quanto tempo. Non è raro, purtroppo, che maestri più o meno qualificati insegnino nei corsi per principianti figure che richiedono una certa preparazione tecnica per poter essere eseguite: il risultato è che nelle migliori delle ipotesi si finisce con l'apprendere dei difetti da cui sarà difficile liberarsi. Nella peggiore, si va a casa con uno strappo che vi costringerà ad un mese di inattività o con un mal di schiena tutt'altro che salutare. L'apprendimento di un ballo è proprio il caso in cui chi va piano va sano e va lontano.

Comunque, a dispetto di quanto normalmente si creda, il tango argentino è un ballo molto molto semplice: la sua potenza sta nel fatto che i movimenti di base non sono per nulla complicati. Non c'è un passo base da apprendere, né ci sono delle sequenze di passi da sapere a memoria per potersi considerare dei ballerini.

Come ho già scritto in un altro post su questo blog, in media dopo tre mesi di corso (ogni settimana un'ora e mezza di lezione ed un'ora di pratica per ripassare le nozioni apprese) si può tranquillamente andare a ballare in milonga (il nome dei posti dove si balla tango) senza sfigurare.

Probabilmente, l'idea che il tango sia difficile nasce nell'ambiente del ballo da sala, dove l'approccio al ballo è completamente diverso: tipicamente, nel ballo di coppia ognuno impara a perfezione la propria parte separatamente e soltanto quando questo processo è giunto a perfezione ci si mette insieme a ballare. Questa cosa assolutamente non accade nel tango argentino, dove non si imparano "passi", ma si impara a comunicare senza parole con il proprio partner di ballo.

In poche parole: per ballare il tango argentino è necessario imparare abilità e non coreografie.

A differenza della maggior parte dei balli di coppia, il tango argentino non ha un passo base, è invece un ballo in cui sono privilegiate l'improvvisazione e la comunicazione all'interno della coppia, pertanto non ha assolutamente sequenze o coreografie precostituite.

Va da sé, comunque, che in un corso per principianti le basi siano presentate sotto forma di piccole sequenze a difficoltà progressiva, per consentire a chi apprende di familiarizzare col "vocabolario" del tango. In seguito, però è assolutamente necessario che tali sequenze siano smontate e rimontate dai singoli ballerini sotto forma di personali invenzioni e variazioni, altrimenti non c'è vera danza, ma meccanica ripetizione di passi. E addio comunicazione! Non esistono passi sbagliati nel tango, a patto che la coppia sia in grado di gestire eventuali situazioni inaspettate, senza che nessuno si accorga di un eventuale malinteso tra i due. Un bravo ballerino non fa accorgere neppure la sua compagna che ci sia stato un imprevisto.

Ballare è una forma di comunicazione non verbale e ballare un tango lo è ancor di più a causa della sua natura: l'improvvisazione, intesa non come realizzazione affrettata, poco curata, senza preparazione della danza ma come invenzione e generazione della danza nel momento stesso dell'esecuzione in base all'ispirazione del momento, è la principale caratteristica del tango argentino. Due tanghi non saranno mai uguali, neppure se ballati dagli stessi ballerini sulla stessa musica. Per raggiungere tale risultato, però, è necessario lavorare su se stessi, sulla propria tecnica e sul proprio modo di comunicare. Il bello ed il brutto del tango è proprio che non si finisce mai di imparare!

Quando si impara una nuova lingua, nessuno pretende di essere un abile oratore in tale lingua in breve tempo, neppure se si maneggia la propria lingua con eccezionali capacità. Questo vale a maggior ragione quando si impara un nuovo ballo: per imparare sarebbe addirittura meglio non avere alcun tipo di esperienza precedente piuttosto che essere molto bravi in un'altra forma di ballo (danza classica, balli latino-americani, balli da sala...).

In particolare, chi proviene dalla danza classica fa molta fatica ad apprendere la postura del tango (che nel tango argentino è fondamentale), ad entrare nell'ordine di idee del "guidare-seguire" e fa fatica a non avere dei passi e delle sequenze da imparare a memoria.

Chi balla salsa, invece, ha la tendenza a muovere il bacino e ad ancheggiare: cosa normale nei balli cubani, ma assolutamente da evitare nel tango argentino.

Ovviamente, queste sono delle generalizzazioni: uno dei nostri migliori allievi è proprio un ballerino di salsa, il quale dopo meno di un anno ballava come normalmente si balla dopo tre anni. Quando andava a ballare gli chiedevano da quanto tempo avesse iniziato: rispondeva che erano dieci mesi e nessuno gli credeva. A volte persino io che l'ho visto iniziare mi dimentico da quanto relativamente poco tempo abbia iniziato a ballare!

Tornando all'apprendimento del tango online, o attraverso dvd e videocassette, se volete cimentarvici, non mancate comunque di informarvi sul posto più vicino a voi dove si tenga una "practica", un posto, cioé, dove sarete liberi di sperimentare quello che avete imparato e dove troverete altri studenti di tango argentino che stanno facendo lo stesso, coi quali sarà utile scambiare idee, proposte, soluzioni, invenzioni... D'altra parte, è così che è nato il tango: da un crogiolo di idee!

Se siete arrivati a leggere fin qui, allora siete pronti per una lezione online di tango argentino, a proposito di quello che ogni tanguero dovrebbe sapere:

Lezione zero: ascoltare la musica. Per questo esercizio non avete bisogno di un partner, ma di un po' di tempo tutto per voi. Procuratevi un tango o ascoltate la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ e cominciate a familiarizzare con la musica. Chiudete gli occhi. Ascoltate la melodia. Cercate di indovinare il ritmo. Soltanto quando vi sentirete completamente avvolti dalla musica, aprite gli occhi e muovete i primi passi. Se siete sicuri di non inciampare in nulla, osate addirittura camminare ad occhi chiusi. Lasciatevi rapire dalle note.
Per quanto vi possa sembrare strano, state già ballando il vostro primo tango.
Non dimenticate mai che qualsiasi sia il ballo che abbiate scelto, ballare è e deve essere un'esperienza divertente, non una corsa ad ostacoli.

Non abbiate fretta e ricordate che chi va piano va sano e va lontano.

Il mio consiglio è di informarvi, non appena vi sentite motivati ed in confidenza col tango, sul posto più vicino a voi dove si tenga una "practica", un posto, cioé, dove sarete liberi di sperimentare quello che avete imparato e dove troverete altri studenti di tango argentino che stanno facendo lo stesso, coi quali sarà utile scambiare idee, proposte, soluzioni, invenzioni...

Se ancora non l'avete fatto, leggete la Lezione zero, a proposito dell'ascoltare la musica: la musica è un elemento fondamentale, senza il quale non è possibile ballare del tango argentino. Il tango argentino è un dialogo tra i ballerini stessi e tra i ballerini e la musica.

Lezione uno: imparare a camminare.

Non esiste un passo base nel tango, se non il semplice muovere un passo. Il tango argentino altro non è che un'elegante camminata. Se siamo in piedi, abbiamo imparato tutti a camminare da piccoli e muovere un passo adesso ci sembra una cosa di poco conto; un andare da qui a lì; uno spostamento irrilevante. Per un tanguero nulla potrebbe essere più interessante ed importante di un singolo passo: non più un mezzo per andare da qui a lì, ma uno spostamento nello spazio con la consapevolezza di dove stia andando, come e perché.

Anche per questo esercizio non avrete bisogno di un partner, ma soltanto di un po' di tempo tutto per voi. In piedi, cercate la postura più comoda possibile: testa alta, schiena dritta, gambe rilassate, piedi uniti.
Respirate profondamente ed allontanate da voi ogni tensione, sia fisica che mentale.
Senza fretta, portate in avanti un piede, sfiorando il pavimento durante il movimento: quando avrete raggiunto la massima distanza che vi è possibile senza sollevare il piede da terra, allora trasferite con delicatezza il vostro peso sul piede che è avanzato. Allo stesso modo, sfiorando il pavimento riavvicinate il piede che è rimasto dietro di voi e, facendo in modo che resti sempre libero da peso, riconducetelo accanto al vostro piede d'appoggio. Riacquistate l'equilibrio e soltanto allora preparatevi a muovere un altro passo con il piede libero da peso.

Praticate questa lenta camminata per qualche minuto fino a che riuscirete a portarla avanti con una certa naturalezza. Se vi sembra che ci sia una certa affinità con la meditazione zen, bene: sappiate che non vi state affatto sbagliando. Il tango è anche un viaggio alla scoperta di se stessi, della propria mente e del proprio corpo.

Adesso viene il momento di mettere in pratica la camminata che avete appena fatto vostra: procuratevi un tango o ascoltate la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ e cominciate ad ascoltare la musica. Ancora una volta chiudete gli occhi. ascoltate la melodia e cercate di indovinare il ritmo. Soltanto quando vi sentirete completamente avvolti dalla musica, aprite gli occhi e muovete il primo passo. Poi il secondo, il terzo... fino alla fine del brano che state ascoltando. Quando finisce la musica, fermatevi anche voi.

Praticate la camminata per tutto il tempo che volete, ponendo ostacoli lungo il vostro cammino: una sedia, un tavolo, il divano vi saranno utili per simulare la presenza di altri ballerini sulla pista da ballo. E magari vi verrà voglia di praticare la camminata anche per raggiungere la fermata dell'autobus: perché no?
Prima di continuare a leggere questo post, vi invito a leggere la premessa al corso di tango online, fatta >>qui<<.
In particolare, vi ricordo che imparare da soli è difficile, ma non impossibile e che l'aiuto di un maestro rende l'apprendimento più facile e veloce.
Non dimenticate mai che qualsiasi sia il ballo che abbiate scelto, ballare è e deve essere un'esperienza divertente, non una corsa ad ostacoli.

Non abbiate fretta e ricordate che chi va piano va sano e va lontano.

Se ancora non l'avete fatto, leggete la Lezione zero, a proposito dell'ascoltare la musica e la lezione uno sulla camminata: la musica è un elemento fondamentale, senza il quale non è possibile ballare del tango argentino; la camminata è il fondamento su cui costruire il tango.

Per la musica da usare, procuratevi un tango o ascoltate la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ .

Lezione due: acquisire consapevolezza.

Anche stavolta non avrete bisogno di un partner, ma soltanto di un po' di tempo tutto per voi. Riprendete in mano la prima lezione sulla camminata: in piedi, cercate la postura più comoda possibile: testa alta, schiena dritta, gambe rilassate, piedi uniti.
Respirate profondamente ed allontanate da voi ogni tensione, sia fisica che mentale. Praticate la camminata in avanti per un po' come la volta scorsa. Questa volta, concentratevi sul movimento del bacino: le anche devono muoversi il meno possibile quando camminate, in particolare quando trasferite il peso sul piede che è avanzato. Rendete il vostro movimento il più fluido possibile, immaginate di essere un felino che si muove in modo elegante: un gatto, un leone o una pantera.

Esercitatevi per un po' in questo modo senza musica, poi mettete un tango, cercate di indovinarne il ritmo e di camminare seguendolo. Quando finisce la musica, fermatevi anche voi. Non preoccupatevi di fare un passo per ogni accento che sentite nella musica: l'importante è che quando fate un passo questo cada in coincidenza con un battito musicale. Ad esempio: se ascoltando la musica cominciate a contare i battiti come "1, 2, 3, 4", "1, 2, 3, 4", "1, 2..." ecc, un vostro passo può essere eseguito su un "1", il passo successivo su un "3", poi di nuovo su un "1", poi su un "4", e così via. Se avete l'orecchio allenato, allora sforzatevi di camminare soltanto sui tempi forti.
Ricordate: il peso non deve mai essere sui due piedi contemporaneamente.

Veniamo adesso all'esercizio successivo: camminare all'indietro. Se camminare in avanti è qualcosa di relativamente facile, in fondo lo facciamo tutti i giorni, camminare all'indietro non è così semplice come possa sembrare. Perdere l'equilibrio camminando all'indietro è una cosa molto comune. In tal caso può esservi utile camminare a piedi scalzi.
Fermate la musica e concentratevi su questo esercizio: come sempre rilassatevi e cercate la postura migliore; fate caso alla posizione della testa rispetto al piede di appoggio: quando effettuate un passo, la testa deve essere sempre in linea col piede su cui avete il peso, né più avanti, né più indietro.
Come già fatto per la camminata in avanti, senza fretta portate indietro un piede, sfiorando il pavimento durante il movimento e quando avrete raggiunto la massima distanza che vi è possibile senza sollevare il piede da terra, allora trasferite con delicatezza il vostro peso sul piede che è arretrato. Allo stesso modo, sfiorando il pavimento riavvicinate il piede che è rimasto avanti a voi e, facendo in modo che resti sempre libero da peso, riconducetelo accanto al vostro piede d'appoggio. Riacquistate l'equilibrio e soltanto allora preparatevi a muovere un altro passo con il piede libero da peso.
Nonostante sia più difficile mantenere l'equilibrio, con la pratica camminare all'indietro diverrà semplice come camminare in avanti.

Camminate all'indietro per qualche minuto fino a che vi riuscirà naturale, poi mettete in pratica con la musica. Concentratevi su una sola cosa per volta: prima il non perdere l'equilibrio, poi l'essere fluidi, morbidi ed eleganti (il più possibile e senza ancheggiare!), infine pensate a far coincidere i vostri movimenti con i battiti musicali.

Praticate la camminata all'indietro per tutto il tempo che volete, stavolta fate attenzione che non ci siano ostacoli lungo il vostro cammino: non abbiamo occhi per vedere cosa ci sia dietro di noi!
Prima di continuare a leggere questo post, vi invito a leggere le altre lezioni di questo piccolo corso di tango online.

Come sempre, non abbiate fretta e ricordate che chi va piano va sano e va lontano.

Per la musica da usare, procuratevi un tango o ascoltate la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ .

Lezione tre: cambi di direzione.

Per questo primo esercizio non avrete bisogno di un partner, ma soltanto di un po' di tempo tutto per voi. Riprendete in mano le lezioni sulla camminata: in piedi, cercate la postura più comoda possibile: testa alta, schiena dritta, gambe rilassate, piedi uniti.
Respirate profondamente ed allontanate da voi ogni tensione, sia fisica che mentale. Praticate la camminata in avanti e quella all'indietro per un po' di tempo. Concentratevi sui vari aspetti già evidenziati nelle altre lezioni. Aggiungete adesso il movimento delle braccia: quando avanzate con la gamba destra portate avanti il braccio sinistro e, viceversa, quando avanzate con la gamba sinistra portate avanti il braccio destro. È un movimento naturale di contrapposizione, ma spesso nella vita di tutti giorni, carichi come siamo di pesi di ogni tipo (borse, zaini, spesa), ci ritroviamo impediti nel movimento delle braccia e finiamo col non muoverci in modo armonico e salutare.
Quando camminate all'indietro, invece, portate il braccio destro in avanti mentre portate indietro la gamba destra ed il braccio sinistro in avanti quando è la gamba sinistra ad indietreggiare. È lo stesso movimento di contrapposizione di prima, anche se potrebbe non sembrare.

Esercitatevi per un po' in questo modo prima senza e poi con la musica. Quando questa termina, fermatevi anche voi. Fate i passi in corrispondenza degli accenti musicali. Se avete l'orecchio già allenato, cercate di camminare soltanto sui tempi forti.
Ricordate: il peso non deve mai essere sui due piedi contemporaneamente.

Veniamo adesso ai cambi di direzione: camminate in linea retta come descritto nelle lezioni precedenti per tre passi in avanti, poi fermatevi e camminate per tre passi indietro. Cercate di mantenere sempre una buona postura e di avere sempre in mente tutti gli aspetti tecnici visti finora. Questo è un primo esempio di cambio di direzione.

Esercizio successivo: effettuate tre passi in avanti in linea retta poi, senza cambiare peso e senza aiutarvi con il piede libero, ruotate sul piede di appoggio fino a prendere un'altra direzione. Ad esempio: destra avanti, sinistra avanti, destra avanti, rotazione verso destra sul piede destro di circa 90º, sinistra avanti, destra avanti, sinistra avanti, rotazione verso sinistra sul piede sinistro di circa 90º e di nuovo da capo. Se riuscite a ruotare di 180º, ancora meglio.

Durante la rotazione, cercate di non piegarvi verso il basso col busto per non perdere l'equilibrio. Può esservi utile esercitarvi a piedi scalzi per sentire bene il pavimento sotto di voi.

È giunto il momento di cominciare ad esercitarvi con un partner di ballo. Se siete soli, è comunque utile esercitarsi immaginando di avere un'altra persona davanti. Chi guida è generalmente l'uomo, chi segue in genere è la donna. Se vi esercitate tra persone dello stesso sesso, alternatevi nel ruolo di chi guida e di chi segue. Il che, tra l'altro, è un ottimo esercizio per tutti.

Posizione di partenza.In piedi, uno di fronte all'altro, la mano destra di chi guida sulla scapola sinistra di chi segue, la mano sinistra di chi guida contiene la mano destra di chi segue. La mano sinistra di chi segue si poggia sul bicipite destro o sulla scapola destra di chi guida. I gomiti di entrambi sono rivolti verso il basso. Valgono le stesse regole di postura viste per gli esercizi svolti finora: testa alta, schiena dritta, gambe rilassate, piedi uniti.

Il cambio di peso. Sarebbe opportuno non parlare quando si balla tango, quindi per mettersi d'accordo sul piede di partenza chi guida comincia con l'effettuare delle piccole oscillazioni sul posto portando alternativamente il peso sul piede destro e poi su quello sinistro fino a quando si accorge che chi segue sta delicatamente oscillando in sincrono: adesso siete sicuri che entrambi avete il peso sul piede "giusto". Fermate l'oscillazione avendo cura entrambi di non cambiare il piede di appoggio e provate ad effettuare un passo di camminata: chi guida cammina in avanti, chi segue cammina all'indietro.

Ovviamente, chi guida sarà un attimo in anticipo rispetto a chi segue, pertanto bisogna sempre restare in ascolto l'uno dell'altro e seguire le norme viste finora sull'accarezzare il pavimento mentre si effettua un passo: in questo modo sarà molto difficile pestarsi i piedi.

Camminate in coppia in linea retta in avanti (rispetto a chi guida) e all'indietro. Prima senza e poi con la musica. Concentratevi su una sola cosa per volta: prima il guidare e seguire, poi il non perdere l'equilibrio, l'essere fluidi, morbidi ed eleganti, infine pensate a far coincidere i vostri movimenti con i battiti musicali.

Quando sarete in grado di ballare la camminata in coppia in modo tale che chi guida lo fa ascoltando chi segue e chi segue lo fa senza anticipare i movimenti rispetto alla guida, allora sarete sicuri di essere riusciti a ballare il vero passo base del tango: da quel momento in poi, sarà tutta discesa.

Questa volta è disponibile anche un video relativo alla lezione:

Prima di continuare a leggere questo post, vi invito a leggere le altre lezioni di questo piccolo corso di tango online.

Per la musica da usare, procuratevi un tango o ascoltate la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ o cercate un tango tra i brani presenti su deezer.com.

Lezione quattro: ochos.

Per il primo esercizio di oggi non avrete bisogno di un partner, ma soltanto di un po' di tempo tutto per voi. Rileggete la lezione precedente sui cambi di direzione.

Camminate per tre passi in avanti e poi cambiate direzione ruotando su un piede solo aiutandovi con i muscoli del tronco.
Ripetete lo stesso esercizio camminando all'indietro: probabilmente stavolta sarà più difficile mantenere l'equilibrio.
È importante che il peso non sia mai sui due piedi contemporaneamente, soprattutto mentre ruotate per cambiare direzione.

Ochos: riducendo il numero di passi ad uno, cioè un passo - una rotazione, si ottiene una figura detta ocho (otto), in quanto i vostri piedi disegnano un 8 sul pavimento.

Quindi l'insieme di un passo avanti seguito da una rotazione e poi da un altro passo in avanti, e così via, costituiscono degli otto in avanti (ochos adelante), mentre un passo indietro seguito da rotazione, poi un altro passo indietro, ecc., costituiscono degli otto all'indietro (ocho atrás).

Gli otto, o ochos se preferite, sono figure fondamentali e caratteristiche del tango argentino. Ricordo ancora che quando ho visto i miei maestri mostrarli per la prima volta ho pensato che facessero molto "tango".

Esercitarsi sugli otto fino a quando risulteranno piuttosto naturali; variare la lunghezza del passo e l'ammontare della rotazione.

Effetto collaterale: la prossima volta che andate al supermercato potrebbe capitarvi di ritrovarvi a camminare "otteggiando" mentre spingete il carrello...

Adesso mettiamo insieme il tutto con un partner di ballo. Se siete soli, è comunque utile esercitarsi immaginando di avere un'altra persona davanti. Chi guida è generalmente l'uomo, chi segue in genere è la donna. Se vi esercitate tra persone dello stesso sesso, alternatevi nel ruolo di chi guida e di chi segue. Il che, tra l'altro, è un ottimo esercizio per tutti.

Riprendete l'esercizio della volta scorsa: posizione di partenza, cambio di peso, camminata in avanti e all'indietro. Aggiungiamo un altro particolare: il senso antiorario. Nei locali di ballo, le milonghe (o più fedelmente milongas), esiste una convenzione sul verso di circolazione delle coppie sulla pista da ballo: a parte rare eccezioni, si balla in senso antiorario seguendo il perimetro della pista.

Ovviamente, questo significa che nella maggior parte del tempo si cammina effettuando dei piccolissimi cambi di direzione. Restate sempre in ascolto l'uno dell'altro ed accarezzate il pavimento per evitare di pestarvi i piedi.

Vediamo adesso un modo semplice incorporare gli ochos nel ballo di coppia.
Dal punto di vista di chi guida: assumendo che abbiate il peso sul piede sinistro, effettuate una rotazione sul piede sinistro e, avendo cura di segnalare col busto la stessa rotazione al vostro partner, fate un passo in avanti col piede destro in modo tale da ritrovarvi all'esterno del vostro partner sulla destra; ruotate sul piede destro e fate un passo col piede sinistro in modo tale da ritrovarvi all'esterno del vostro partner sulla sinistra. Reiterate a piacimento questa camminata a zigzag. Per uscirne, smettete di segnalare le rotazioni e riprendete a camminare in linea retta come fatto in precedenza.
Dal punto di vista di chi segue: attenzione ai segnali provenienti dal vostro partner e seguitene la guida. Ad un certo punto sentirete l'impulso alla rotazione: ruotate sul piede di appoggio ed effettuate un passo all'indietro. Non meravigliatevi di ritrovarvi non più frontali, ma all'esterno destro o sinistro del vostro compagno di ballo. Continuate a ruotare e camminare in accordo con la guida del vostro partner. Quando chi guida vorrà tornare ad una camminata il linea retta, lo farà smettendo di segnalare le rotazioni.

In questo esercizio, chi guida effettua degli otto in avanti, chi segue degli otto indietro.

Continuate ad alternare camminata in linea retta ed otto, prima senza e poi con la musica. Una volta in grado di gestire camminata e ochos non nessuno sarà in grado di fermarvi sul vostro cammino del tango!!!

Anche questa volta è disponibile anche un video relativo alla lezione:

Piccolo corso online sulle basi del tango argentino. Prima di continuare a leggere questo post, vi invito a leggere le altre lezioni.

Per la musica da usare, procuratevi un tango o ascoltate la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ o cercate un tango tra i brani presenti su siti come deezer.com.

Lezione cinque: cadena.

Per il primo esercizio non avrete bisogno di un partner, ma soltanto di un po' di tempo tutto per voi. Rileggete la lezione precedente sugli ochos.

Ripetete otto avanti e otto indietro fino a che non vi risulteranno naturali. Non dimenticate di incorporarvi tutte le caratteristiche della camminata descritte precedentemente. Cercate di "traslare" e ruotare sul pavimento senza ondeggiare.
È importante che il peso non sia mai sui due piedi contemporaneamente, soprattutto mentre ruotate per cambiare direzione.

Esercitatevi adesso nei passi laterali: muovetevi a destra e a sinistra esattamente allo stesso modo visto precedentemente per i passi in avanti e all'indietro.

Cadena: una combinazione di otto avanti, passi a lato e otto indietro forma una "catena".

La sequenza formata da un passo avanti seguito da uno a lato ed uno indietro è contemporaneamente semplice e potente: vi consente ad esempio di camminare eseguendo un mezzo giro su voi stessi.
Eseguite un passo in avanti col piede sinistro, una rotazione di 90º in senso antiorario sul piede sinistro (passo avanti + rotazione costituiscono un otto avanti), un passo a destra col piede destro seguiti da una rotazione di altri 90º in senso antiorario e da un passo all'indietro sul piede sinistro (rotazione + passo indietro costituiscono un otto indietro). Avete appena eseguito un "cambio de frente", cioè un cambio di direzione di 180º totali, pari ad un mezzo giro in senso antiorario.

La catena di otto avanti ed otto indietro intervallati da passi laterali è una delle cose da praticare il più spesso possibile insieme alla camminata.

Torniamo al cambio di frente: eseguito il primo come appena descritto, vi ritroverete con le spalle verso la direzione di partenza. In modo analogo è possibile farne un altro partendo col piede destro all'indietro, rotazione di 90º sul piede destro in senso antiorario (=otto indietro), un passo a lato col piede sinistro, rotazione di 90º in senso antiorario sul piede sinistro, un passo avanti col destro(=otto avanti). Questo è un cambio de frente all'indietro.

Se ballati in sequenza, quello in avanti seguito da quello all'indietro, costituiscono un "doble cambio de frente".

Alternate cambi di frente e passi normali per evitare che vi giri la testa. E cambiate verso di rotazione.
Giocando con la rotazione, è possibile arrivare a completare un giro intero in soli due passi: basta fare un passo avanti col sinistro, ruotare di 90º in senso antiorario come prima, un passo a lato col destro, ruotare di 270º in senso antiorario sul piede destro; un altro passo in avanti col piede sinistro consente di non perdere fluidità nel movimento.

A questo punto è possibile che vi ritroviate a camminare ruotando non appena avete a disposizione un lungo corridoio avanti a voi...

Adesso mettiamo insieme il tutto con un partner di ballo. Se siete soli, è comunque utile esercitarsi immaginando di avere un'altra persona davanti. Chi guida è generalmente l'uomo, chi segue in genere è la donna. Se vi esercitate tra persone dello stesso sesso, alternatevi nel ruolo di chi guida e di chi segue. Il che, come sempre, è un ottimo esercizio per tutti.

Cambio di frente: cercate di esercitarvi in coppia senza dimenticare il verso antiorario di circolazione.Dal punto di vista di chi guida: camminare in avanti come nella terza lezione e quando avete il peso sul piede destro provate ad effettuare il primo cambio di frente su menzionato: sinistro avanti, destra a lato, sinistro indietro. Alla fine di questi tre passi dovreste aver compiuto un mezzo giro e ritrovarvi di spalle alla direzione di partenza. Per effettuare in coppia il terzo passo, quello indietro con il sinistro, è necessario che il vostro partner esegua il suo passo in avanti non di fronte a voi, ma alla vostra destra, come succedeva nella lezione precedente durante gli ochos in coppia. Tocca a voi che guidate segnalare questa differenza di posizione ruotando il busto alla vostra destra tra il secondo ed il terzo passo.
Dal punto di vista di chi segue: poichè partite da una camminata all'indietro, il vostro cambio de frente è quello descritto per secondo: destra indietro, sinistra a lato, destra avanti. Fate attenzione ai segnali provenienti dal busto del vostro partner che vi guida e al terzo passo, quello in avanti, dovreste trovarvi esternamente a destra del vostro compagno di ballo.

Doble cambio de frente: una volta eseguita la prima parte, potete completare il giro con la metà che vi manca. Chi guida fa un passo indietro con il piede destro, uno a lato col sinistro, ed uno avanti col destro ritrovandosi di nuovo a destra esternamente al partner.
Chi segue fa un passo avanti col sinistro frontalmente al compagno di ballo, un passo a lato col destro, uno indietro col sinistro, finendo col trovarsi di nuovo all'esterno destro del partner.

Riprendete la camminata per ritornare frontali.

Alternare camminata in linea retta, cambi di frente, camminata e gli otto visti precedentemente, prima senza e poi con la musica.

Anche questa volta è disponibile anche un video relativo alla lezione:

Piccolo corso online sulle basi del tango argentino. Se non lo avete già fatto, date uno sguardo alle altre lezioni.

Se siete a corto di tango, potete ascoltare la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ o cercare un tango tra i brani presenti su siti come deezer.com.

Lezione sei: enrosque.

Questo esercizio va praticato da soli prima di poter usare un enrosque ballando.

Incrociare un piede davanti all'altro, ad esempio il sinistro davanti al destro. Avendo il peso distribuito su entrambi i piedi e le ginocchia rilassate, fare perno su entrambi i piedi per ruotare su se stessi. Con un po' di pratica, si arriva a completare un giro intero. Ripetere portando avanti l'altro piede.

Si procede per gradi: all'inizio sarà facile fare un mezzo giro su se stessi, pian piano si cerca di aumentare fino ad un giro intero.

La posizione iniziale dei piedi è molto importante: se questi non sono bene a contatto, non è possibile completare un giro. Attenzione alla distanza tra la punta di un piede ed il tallone dell'altro durante la rotazione.

Una volta raggiunto il punto desiderato, si inverte la rotazione per tornare al punto di partenza.

Piegare le ginocchia consente di non perdere l'equilibrio. La velocità di rotazione si controlla attraverso i muscoli del busto. Una volta raggiunto il controllo dell'enrosque, variarne la velocità di rotazione da molto lento a molto veloce e viceversa.

È possibile effettuare degli enrosque anche senza avere i piedi inizialmente a contatto: in tal caso è difficile che si completi un giro intero, ma un enrosque di questo tipo ha comunque la sua utilità.

Esercitiamoci adesso ad inserire un enrosque dopo un passo laterale: sinistro a lato, destro incrocia dietro al sinistro a circa 15 cm di distanza, si fa perno su entrambi i piedi per compiere un mezzo giro in senso orario su se stessi. In questo tipo di enrosque, un piede appoggia con tutta la pianta a terra, l'altro, quello che incrocia dietro, soltanto con la mezza punta.

Ecco un video di esempio sugli enrosque:





Adesso proviamo con un partner di ballo. Da soli è comunque utile esercitarsi immaginando di avere un'altra persona davanti. Chi guida è generalmente l'uomo, chi segue in genere è la donna. Se vi esercitate tra persone dello stesso sesso, alternatevi nel ruolo di chi guida e di chi segue. Il che è sempre un ottimo esercizio per tutti.

Passi laterali: una cosa molto importante è saper guidare e seguire i passi laterali. In coppia, uno di fronte all'altro in posizione di partenza come visto in precedenza.

Senza dimenticare il cambio di peso, chi guida prova a guidare un passo a lato ed allo stesso tempo effettua lui stesso un passo a lato. Provare prima da un lato (ad esempio a sinistra), poi dall'altro (ad esempio a destra). Chi segue deve come sempre fare attenzione ai segnali che provengono dal busto di chi guida.

A questo punto è necessario che abbiate presente la catena di otto avanti e otto indietro introdotta predecentemente.

Media luna: la media luna, letteralmente "mezza luna", è un mezzo giro che si effettua ballando in coppia ed è un ottimo esempio di una caratteristica peculiare del tango argentino: la coppia non sempre balla dei passi che sono speculari l'uno dell'altro. Pertanto, è bene che chi guida sia consapevole dei passi che deve fare la sua compagna: leggere e provare anche la parte di chi segue diventa fondamentale per capire cosa guidare, quando e come.

Per chi guida: un passo laterale a sinistra col sinistro, incrociare il piede destro dietro il sinistro a circa 15 cm di distanza (il destro poggia soltanto con la mezza punta), ruotare di mezzo giro verso destra su entrambi i piedi (enrosque). Terminare la rotazione con il peso sul piede sinistro. Chiudere il piede destro al piede sinistro e portare il peso sul piede destro.

Per chi segue la situazione è un po' più complessa: destro a lato, ruotare sul piede destro 90º in senso antiorario e fare un passo indietro sul sinistro (otto indietro) restando col busto frontale a quello di chi guida, ruotare sul piede sinistro di quasi 180º in senso orario e fare un passo indietro con il piede destro (otto indietro), un passo a lato col sinistro sempre restando frontali a chi guida, rotazione in senso antiorario sul piede sinistro e passo in avanti col destro (otto avanti). (Questi ultimi tre passi costituiscono una catena.) Ruotare in senso orario sul piede destro e portare il sinistro avanti (otto avanti) per non perdere la frontalità con chi guida. Terminare con una piccola rotazione sul piede sinistro per recuperare la frontalità; il peso deve restare sul piede sinistro.

Per quanto riguarda i tempi, assumendo per comodità di chi scrive che a guidare sia un uomo e a seguire una donna: il primo passo a lato viene eseguito insieme, l'incrocio dell'uomo avviene contemporaneamente al primo otto indietro della donna, la catena della donna è contemporanea all'enrosque dell'uomo, l'ultimo otto avanti della donna avviene mentre l'uomo chiude il piede destro al sinistro, la piccola rotazione finale della donna è in corrispondenza del cambio di peso dell'uomo.

Se tutto va come dovrebbe, si verifica un mezzo giro durante il quale l'uomo resta fermo in un punto ruotando sul posto e la donna gli gira intorno usando la cadena. La figura completa disegnata sul pavimento è proprio una mezza luna.

È importante che questi passi siano sempre guidati dal busto di chi guida.
Piccolo corso online sulle basi del tango argentino. Se non lo avete già fatto, date uno sguardo alle altre lezioni.

Se non avete a disposizione qualche tango, potete ascoltare la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ o cercare un tango tra i brani presenti su siti come deezer.com.

Lezione sette: altre cadenas.

Nelle lezioni precedenti, abbiamo visto degli aspetti tecnici sulla camminata in avanti e all'indietro, sui cambi di direzione e gli ochos, sulla concatenazione di passi e rotazioni, sugli avvitamenti.

Questi elementi di base vanno praticati spesso, per poter affinare i singoli movimenti che li compongono. Fondamentalmente, il tango non è altro che una combinazione più o meno complessa di questi elementi: la differenza tra un principiante ed un ballerino esperto sta proprio nel modo in cui questi elementi vengono eseguiti. La morbidezza, a dispetto di quanto normalmente si creda, è una caratteristica molto importante dell'esecuzione di un passo di tango argentino.

Abbiamo via via introdotto dei particolari tecnici: sfiorare il pavimento ad ogni passo, non ondeggiare col bacino, usare il movimento di contrapposizione delle braccia, non avere mai il peso sui due piedi contemporaneamente, muoversi traslando e ruotando senza cambiare l'altezza, usare il busto per controllare i movimenti.
Di tutto questo bisogna tenere conto durante l'allenamento personale: col tempo e la pratica, i vari aspetto saaranno incorporati neturalmente nei propri movimenti e non sarà necessario pensarci. Fino ad allora, è bene concentrarsi su un aspetto per volta per ottenere dei risultati: il corpo ha bisogno dei suoi tempi per assimilare dei concetti che gli sono nuovi.

Aggiungiamo un altro particolare: la relazione tra le braccia ed il busto.
Le braccia nel tango non sono che una estensione naturale del busto, ovvero non si muovono in modo autonomo rispetto ad esso. Per capire questa cosa, procuratevi un vassoio della larghezza delle vostre spalle, o immaginate di averne uno in mano, e fate come per offrire un dolce o delle tartine che immaginate essere sul vassioio a qualcuno in piedi davanti a voi: con le braccia rilassate ma in grado di supportare il peso del vassoio e le spalle decontratte senza sbilanciarvi in avanti, dovreste avere la giusta postura.
Senza lasciare questa posizione, ruotate il busto lentamente a destra e a sinistra: le braccia seguiranno naturalmente il movimento.
Al contrario, tenendo fermo il busto in una direzione (e di conseguenza le braccia) e ruotando dal bacino in giù, vi potete esercitare negli otto avanti e negli otto indietro. Lo stesso vale per la camminata, i passi laterali, la catena e gli enrosque.
L'esercizio appena descritto è utile sia per chi guida che per chi segue e, detto tra noi, se fatto bene è ideale anche per snellire il punto vita.

Passiamo alla parte con un partner di ballo. Da soli è comunque utile esercitarsi immaginando di avere un'altra persona davanti. Chi guida è generalmente l'uomo, chi segue in genere è la donna. Se vi esercitate tra persone dello stesso sesso, alternatevi nel ruolo di chi guida e di chi segue. Il che è sempre un ottimo esercizio per tutti.

Caida: la caida, letteralmente caduta, è un altro esemprio di catena di otto avanti e otto indietro introdotta predecentemente. Il perché del nome sarà chiaro a breve. C'è una leggera disparità di movimenti tra chi guida e chi segue, perciò, come nel caso della media luna, è bene che chi guida sia consapevole dei passi che deve fare la sua compagna: leggere e provare anche la parte di chi segue è importante per capire cosa guidare, quando e come.

In coppia, uno di fronte all'altro in posizione di partenza come visto in precedenza. Senza dimenticare il cambio di peso per la sintonia iniziale, chi guida effettua un passo a sinistra col piede sinistro, incrocia il piede destro dietro il piede sinistro portando il peso sul piede destro senza muovere il piede sinistro dalla sua posizione, poi riporta il peso sul piede sinistro che non si era mosso e ruota di 90º in senso antiorario sul piede sinistro, un passo a lato col piede destro, ruota sul piede destro di 90º in senso antiorario e fa un passo indietro col piede sinistro (questi ultimi tre passi costituiscono una cambio de frente).Chiudere il piede destro al piede sinistro e portare il peso sul piede destro.

Il cambio di peso da un piede all'altro dell'uomo è un esempio di "vayvèn" (letteralmente va e vieni), detto anche "cunita"  (culla) per il tipo di movimento un po' dondolante che si effettua da un piede all'altro. In altri balli questo movimento è noto come "rock step".

Per chi segue la situazione è quasi speculare: destro a lato, ruotare sul piede destro 90º in senso antiorario e fare un passo indietro sul sinistro (otto indietro) restando col busto frontale a quello di chi guida, ruotare sul piede sinistro di circa 270º in senso orario e fare un passo indietro con il piede destro (otto indietro), rotazione di 90º in senso orario sul piede destro, passo a lato col sinistro sempre restando frontali a chi guida, rotazione di 90ºin senso antiorario sul piede sinistro e passo in avanti col destro (otto avanti). (Questi ultimi tre passi costituiscono un cambio de frente.) Ruotare in senso orario sul piede destro e portare il sinistro avanti (otto avanti) per non perdere la frontalità con chi guida. Terminare con una piccola rotazione sul piede sinistro per recuperare la frontalità; il peso deve restare sul piede sinistro.

Per quanto riguarda i tempi, assumendo per comodità di chi scrive che a guidare sia un uomo e a seguire una donna: il primo passo a lato viene eseguito insieme, l'incrocio dell'uomo avviene contemporaneamente al primo otto indietro della donna, il cambio di frente viene eseguito contemporaneamente da entrambi, l'ultimo otto avanti della donna avviene mentre l'uomo chiude il piede destro al sinistro, la piccola rotazione finale della donna è in corrispondenza del cambio di peso dell'uomo.

Tutto deve essere come sempre guidato col busto e non con le braccia. L'esecuzione contemporanea del primo otto indietro della donna e del cambio di peso da un piede all'altro dell'uomo è simile allo sbilanciamento di una caduta, da cui il nome caida (caduta).

Buon divertimento!
Piccolo corso online sulle basi del tango argentino. Se non lo avete già fatto, date uno sguardo alle altre lezioni.

Se non avete a disposizione qualche tango, potete ascoltare la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ o cercare un tango tra i brani presenti su siti come deezer.com.

Lezione otto: equilibrio, postura, eleganza.

Nelle lezioni precedenti, abbiamo visto degli aspetti tecnici sulla camminata in avanti e all'indietro, sui cambi di direzione e gli ochos, sulla concatenazione di passi e rotazioni, sugli avvitamenti, le concatenazioni.

Gli elementi di base vanno praticati spesso, per poter affinare i singoli movimenti che li compongono. 

Abbiamo via via introdotto dei particolari tecnici: sfiorare il pavimento ad ogni passo, non ondeggiare col bacino, usare il movimento di contrapposizione delle braccia, non avere mai il peso sui due piedi contemporaneamente, muoversi traslando e ruotando senza cambiare l'altezza, usare il busto per controllare i movimenti, la relazione tra le braccia ed il busto.

Il tango argentino non è che un'elegante camminata. Senza un buon senso dell'equilibrio, che eleganza ci sarebbe? La postura viene immediatamente sacrificata quando perdiamo l'equilibrio. E per un ballerino di tango tutto può essere sacrificato, fuorché la postura.

Il senso dell'equilibrio è qualcosa che tutti possediamo in maniera più o meno sviluppata e che fortunatamente è possibile affinare in maniera piuttosto semplice. Richiede del tempo, ma nessuno sforzo particolare.

In piedi, cercate come sempre la postura più comoda possibile: testa alta, schiena dritta, gambe rilassate, piedi uniti. 
Respirate profondamente ed allontanate da voi ogni tensione, sia fisica che mentale.

Mantenete le ginocchia morbide e immaginate che un filo immaginario colleghi la vostra testa al soffitto: la testa è in linea con la spina dorsale, le spalle sono rilassate e decontratte, il bacino è leggermente proiettato in avanti (non di molto, deve comunque essere una posizione naturale e confortevole).

Senza perdere questa posizione, sollevare lentamente una gamba portando un piede a contatto con il ginocchio dell'altra gamba. Rimanere così per qualche istante, concentrandosi sul lavoro dei muscoli addominali. Abbassare lentamente il piede e ripetere con l'altra gamba.

Quando sarete in grado di gestire questa posizione, provate delle varianti più impegnative muovendo la gamba che è sollevata da terra. Quella che io chiamo la danza su un piede solo. O provate ad allacciarvi le scarpe in questa posizione.

Passiamo alla parte con un partner di ballo. Da soli è comunque utile esercitarsi immaginando di avere un'altra persona davanti. Chi guida è generalmente l'uomo, chi segue in genere è la donna. Se vi esercitate tra persone dello stesso sesso, alternatevi nel ruolo di chi guida e di chi segue. Il che è sempre un ottimo esercizio per tutti.

Connessione ed improvvisazione: oramai, se avete letto le precedenti lezioni, conoscete già diverse combinazioni di passi. Concentriamoci adesso sulla connessione e sull'improvvisazione, che sono il cuore del ballo di coppia conosciuto come tango.

In coppia, uno di fronte all'altro in posizione di partenza come visto in precedenza. Non dimenticate di incorporare tutti gli elementi elencati in tutte le lezioni precedenti durante il lavoro individuale. Cercate di immaginare un elastico che colleghi voi ed il vostro partner di ballo all'altezza dello sterno. La guida passa per lì: parte dallo sterno di chi guida e viene recepita dallo sterno di chi segue e sempre attraverso lo sterno chi guida resta in ascolto di chi segue.

Senza dimenticare cambio di peso per la sintonia iniziale, chi guida provi ad improvvisare sulla base degli elementi già visti: camminata, ochos, media luna, caida, cambio de frente, passi a lato, cambi di direzione. Senza uno schema prestabilito, restando in ascolto dei movimenti di chi segue, mettere insieme gli elementi già noti e, soprattutto, inventare nuove combinazioni. Cominciate una sequenza, poi interrompetela ed invertitela. Provate a cambiare peso senza farlo cambiare al vostro partner e vedete che succede se iniziate a camminare in questo modo. Usate cambi di direzione e rotazioni per rendere meno prevedibile la vostra guida. Ascoltate la musica ed accelerate o rallentate seguendo il ritmo del tango. Fino a quando c'è connessione, nulla è vietato nel tango. La capacità di improvvisare è qualcosa che nessuno può insegnarvi: viene da sola ballando ed osservando gli altri ballare. Cercate di non perdere mai la vostra postura e di non farla perdere al vostro partner, attendete che questo abbia completato un passo prima di guidarne un altro.

Per chi segue la situazione non è semplice come potrebbe sembrare a prima vista: restare in ascolto del partner per recepirne la guida è una capacità da allenare e per nulla semplice da acquisire. Siate pronti a seguire cambi di direzione e di ritmo. La parola chiave è frontalità: fate in modo di restare sempre col busto frontale a quello di chi vi guida. Questo richiede una buona dissociazione a livello del punto vita: potete esercitarvi da soli effettuando degli otto in avanti e degli otto indietro per migliorare il vostro grado di dissociazione. Ascoltate anche voi la musica.


Buon divertimento!
Piccolo corso online sulle basi del tango argentino. Se non lo avete già fatto, date uno sguardo alle altre lezioni.

Se non avete a disposizione qualche tango, potete ascoltare la radio online dedicata al tango la 2x4 che trasmette 24 ore su 24 in diretta da Buenos Aires all'indirizzo http://la2x4.com.ar/ o cercare un tango tra i brani presenti su siti come deezer.com oppure esnips.com.

Conclusioni.

Si conclude questo piccolo esperimento sul tango online, ma non è escluso che in futuro l'esperimento non si ripeta. Spero di avervi incuriosito e magari di avervi invogliato ad iniziare. Mi piacerebbe sapere come è andata da parte di chi ci si è cimentato almeno una volta.
Il tango è un po' come le costruzioni Lego: gli elementi di base ed il modo di combinarli sono di una semplicità disarmante, ma il risultato finale può essere stupefacente ed incredibilmente elaborato. Le possibilità di combinazione di passi, rotazioni e trasferimenti di peso sono pressocchè infinite. E per fortuna abbiamo soltanto due piedi.
Camminata in avanti e all'indietro,  cambi di direzioneochos,  concatenazione di passi e rotazioni,  avvitamenti,  concatenazioni, equilibrio e improvvisazione sono gli elementi con cui giocare per ballare. La pratica paziente degli elementi di base è l'unico modo per acquisirne padronanza. 

Se avete iniziato a ballare, avete senz'altro scoperto un nuovo modo per stare bene nella vostra pelle e, per alcuni, per fare pace con il proprio corpo. È innegabile che il movimento faccia bene e metta di buon umore. Il tango, poi, fa bene alla salute per alcune caratteristiche, come il ritmo non troppo veloce nè troppo lento a cui è ballato, la concentrazione che richiede per avere consapevolezza di sé, del proprio partner e degli altri. Prestate particolare attenzione alla postura e ne trarrete giovamento per la vita di tutti i giorni: con il tempo, se state lavorando bene su voi stessi, scompariranno alcuni acciacchi, come il mal di schiena dovuto all'eccessiva sedentarietà e alla cattiva postura, miglioreranno il tono muscolare e la circolazione (con molta probabilità vedrete persino la cellulite ridursi o andare via).

Se avete dei dolori, molto probabilmente questi sono sintomo di qualcosa che non va: può essere un atteggiamento sbagliato della schiena o un modo sbagliato di scaricare il peso sui piedi. Chi dice che è sbagliato? Lo dice il fatto stesso che provate dolore. Concedetevi allora un po' di tempo per voi e cercate di capire cosa c'è che non va. E magari anche un buon massaggio.
Dopo questo piccolo corso online forse andrete qualche volta in milonga o ad una pratica e avrete esperienza del ballo. Forse allora vi iscriverete ad un corso di tango, vorrete imparare il castigliano e viaggiare per andare a ballare nelle milonghe di Buenos Aires. Scoprirete che il tango si annida un po' dappertutto e che il resto della musica adesso vi sembra piatta e vi annoia. Cambierete mille volte gusti in fatto di stili di tango e musica. Soffrirete ai concerti in cui vi tocca restare seduti e non potete ballare. Considererete l'acquisto delle scarpe soltanto se sono scarpe da ballo o se comunque ci potete ballare. Guarderete con concupiscenza ogni pavimento su cui si possa scivolare agevolmente. Sposterete tutti i mobili del vostro soggiorno per fare spazio per ballare. Scoprirete che il tango è parte di una famiglia numerosa composta da milonga, vals, canyengue, chacarera, gato, carnavalito e altri balli più o meno noti al di fuori dei confini nazionali. Comincerete a mangiare empanadas e asado argentino. Fonderete un'associazione per la diffusione del tango e della cultura argentina. Cercherete i video delle esibizioni dei grandi ballerini su youtube.

O forse no. Comunque vada, lasciatemi un commento e fatemi sapere!
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>>Tango música<< Dimensione: 1024x768; 298 kB.
 
P.S.-Se gli sfondi vi piacciono particolarmente, date anche uno sguardo al >>mousepad<< ed alle >>cartoline<<.

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